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Ricordando la data del “4 Novembre 1918”, che suggella la fine della Prima Guerra Mondiale, tutti noi siamo coinvolti in una presa di coscienza sui Valori della Libertà e della Pace.

Questi giorni ci ricordano il sacrificio dei nostri fratelli, invitandoci a ripercorrere quel tempo doloroso e cruento vissuto da tanti giovani che combatterono e lasciarono sul campo di battaglia la loro vita per noi.

La Municipalità di Favaro Veneto esprime, da sempre, grande riconoscenza per i suoi Figli Caduti per la Patria. Ricordando il loro sacrificio, si adopera per offrire occasioni d’incontro per conoscere da vicino lo scenario di atroce sofferenza e le condizioni durissime di freddo e fame che i nostri soldati dovettero sopportare nei campi di battaglia e nelle trincee.

Per tenere viva la memoria storica di un periodo che ha visto il sacrificio di molti nostri fratelli è stata allestita una MOSTRA di REPERTI BELLICI riguardanti la 1^ Guerra Mondiale.

L’Esposizione, presso l’Auditorium “Luigino Sbrogiò” di Favaro, è curata dai nostri concittadini Erminio Scarpa, Loris Sanvitale, Vanni Rampazzo dell’Associazione “Battaglia del Solstizio” che, in collaborazione con Stefano Cecchetto, curatore del Museo di Nervesa della Battaglia, mettono a disposizione del pubblico e degli studenti la loro preziosa collezione, frutto di un lavoro di passione storica che li ha visti impegnati in lunghi anni di faticosa ricerca nei vari campi di battaglia del Monte Grappa, del Montello, del Piave, del Comelico, del fiume Isonzo.

La raccolta, ricchissima in ogni sua Sezione, presenta documenti originali e concrete testimonianze belliche riguardanti i combattimenti svoltisi in Italia, in Austria, in Germania, in Ungheria, in Francia e in Belgio.

Il prezioso materiale trova spazio in grandi espositori che mettono in evidenza ogni elemento con precisi riferimenti storici e classificazioni, che conducono per mano il visitatore nella comprensione di un periodo così doloroso vissuto dalla nostra Gente.

La Mostra riserva un’attenzione particolare alla stampa di quel tempo, mettendo in evidenza una vasta raccolta di giornali, fra cui “Il Gazzettino”, “Il Corriere della Sera”, “La Gazzetta del Popolo” e una intera sezione dedicata al settimanale “La Domenica del Corriere” con le illustrazioni realistiche e coinvolgenti del grande disegnatore e pittore Achille Beltrame.